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martedì 22 novembre 2011

" La vita è quello che ti succede mentre stai facendo altri progetti"

Ciao e ben ritrovati sul luogo del delitto (visto che la cronaca nera va molto in questo periodo...)

L'ultima volta vi ho raccontato di Paolo e della batosta che ho preso...
Nel Racconto poi s'è aggiunta Ilaria, un nuovo personaggio, non che collega di lavoro e confidente.
In me era sempre più forte il desiderio di raccontare a mia mamma chi ero veramenta ma qualcosa mi frenava... paura presumo... Passai tutto il mese di Luglio chiedendomi se era la cosa giusta da fare....

Agosto


Agosto, il caldo soffocante, gli acquazzoni improvvisi e le vacanze dal lavoro erano arrivate.
Mi aspettavano tre lunghe settimane di riposo per divertirmi, per modo di dire...
Ero sempre più convinto di dover dire tutto.... Era diventata una cosa insopportabile il dover fingere di essere una persona che non ero... Però sapevo che se l'avesse saputo gli avrei fatto del male inutilmente... tanto non poteva di certo cambiare le cose.
Dovevo scegliere se essere egoista togliendomi un peso enorme ma ferendo lei o essere altruista e continuare a mentire a tutti e a me stesso.
Per non parlare del fatto se essere sinceri o meno con lei....
Il tempo passava e la situazione per me era sempre più insostenibile...ero arrivato al punto di non riuscire nemmeno a rimanere a casa... molto spesso prendevo i pod e cuffiette e andavo a fare lunghe, lunghissime camminate che mi aiutavano a pensare, ma soppratutto a riordinare le idee...
Fu proprio il fatto di camminare a lungo che un giorno mi fece prendere la decisione.
Stavo passeggiando per il mio paese, erano ormai alcune ore che camminavo e i piedi mi facevano male.
Mi sedetti su una panchina proprio di fronte al videonoleggio e notai che avevano esposto in vetrina dei nuovi film...Attraversai la strada e vidi che  c'era il dvd "Diverso da chi?" con protagonista (quel bonazzo se posso dire) Luca Argentero.
Non esitai ad entrare e noleggiarmi il film.... corsi a casa (i piedi improvvisamente avevano volontà propria) e iniziai a guardare il film.
Fu subito amore a prima vista... non era il classico film che dava la solita visione dello stereotipo gay: effemminato, superficiale e frivolo...ma bensì socialmente impegnato, serio, e divertente... l'occasione giusta per far capire a mia mamma che essere gay, o diversamente etero come dico io, non per forza significava andare a spasso con un tacco 12.
Per chi ovviamente non sapesse che film sia Diverso da chi qui sotto troverete il trailer del film.

Decisi che quel film doveva vederlo pure mia mamma....e alla fine avrei vuotato il sacco.
Andai da lei e gli dissi di non prendersi impegni per la sera perchè avremmo visto un film assieme... lei era d'accordo e fin qui tutto bene....
Arrivò la sera, mia mamma, il film ed io....
Schiacciai il pulsante play... sapevo che mancavano solo un ora e mezza circa prima di gettare la maschera.
Ogni scena del film dove i due si abbracciavano o baciavano un brivido mi correva la schiena e iniziavo a sudare freddo.
Il film era finito.
Dovevo dirgli tutto.... ma la paura mi bloccava.... stavo per gettare la spugna e lei stava per andare a letto... non potevo sprecare quell'occasione, il momento il modo ed l'atmosfera era quella giusta....
Quasi balbettando dalla paura dissi con un filo di voce, quasi sperando che non mi sentisse : "Rimani per favore...Devo parlarti un attimo"
Lei si fermò sulla porta per un attimo, si girò lentamente e disse: "Lo immaginavo..."
Iniziai a chiedermi se lei aveva già capito tutto... il cuore iniziò ad accellerare... il momento era arrivato....  il fiato era sempre pià affannoso, le mani scivolavano, non riuscivo a guardarla negli occhi...
"Se ti ho fatto vedere quel film c'è un motivo ben preciso..."
Iniziai con quella frase... lo ricordo come fosse ieri.... Poi feci un bel respiro, seguì un attimo di silenzio e poi la confessione tanto temuta....
"Se ti ho fatto vedere quel film è perchè anch'io... beh dai hai capito.... si dai... non farmelo dire... se hai visto quel film è perchè anch'io sono gay".
L'avevo detto, ero riuscito a dire tutto, una semplice frase che però racchiudeva una grande parte di me... quel me che ancora non aveva conosciuto.... ma che da quel giorno in avanti avrebbe dovuto conoscere e conviverci.
Iniziò una lunga chiacchierata con le solito domande da parte sua...
La più classica è: Sei sicuro? come fai ad esserne sicuro se non hai mai provato?
Allor posso dirvi per certo che se una persona ti confida di essere diversamente etero non occorre provare per esserne sicuri.... è una cosa che si sa.... e come se chiedessi quando hai scoperto di essere etero.... non c'è un momento ben preciso... è una cosa che si sa, punto.
Parlammo per tutta la notte, ed i miei occhi non incrociarono mai i suoi... Era un nuovo capitolo che si era aperto per entrambi... Lei mi diceva che lo sospettava da un po' ma preferiva non prendere in considerazione la cosa e sperare che fosse solo una sua suggestione sbagliata.
Purtroppo non si sbagliava.... penso che a volte i genitori vedano nei loro figli solo quello che vogliono vedere... e non perchè da me fosse evidente il fatto di essere gay... è un discorso che sto facendo in generale...
Sono stato fortunato perchè a farmi coraggio e a darmi supporto c'era Laura... una vera forza della natura... penso  che senza di lei sarebbe passato molto più tempo prima di fare il grande passo....
Il risveglio fu traumatico... evitai per tutta la mattinata gli occhi di mia madre...avevo paura di leggere dolore e tristezza in essi....
Ho ben chiaro in mente cosa feci quella mattina... andai ai giardinetti pubblici.... non c'era nessuno (anche perchè erano poco più delle 8 di mattina ) mi sedetti sulla panchina....
Mi sembrava di essere in un quadro....davanti a me un prato verde, sentivo gli uccelli cantare, il vento soffiare dolcemente e i raggi del sole iniziavano a scaldare l'aria....
Fissai nella mia mente quelle immagini, per poterle ricordare il più possibile.... poi iniziai a piangere a dirotto... non mi importava se qualcuno mi poteva sentire... dovevo sfogarmi in qualche modo....
Era iniziato un nuovo capitolo della mia vita, ero pieno di speranze quel giorno, speravo di poter essere me stesso finalmente (anche se con mia mamma decidemmo in comune accordo di non dirlo per ora a mio padre); Finalmente potevo essere semplicemente io e non vivere nei panni di chi volevano che io fossi....
L'unica mia paura? Quello di rimanere solo....
Ma questa come sapete.... è un'altra storia.....


L'ultima volta vi ho chiesto se anche voi sapevate a mantenere un segreto e il 100% di quelli che hanno votato hanno risposto che sanno tenere la bocca cucita.... complimenti.... siamo in una botte di ferro allora.... 

Anche questa settimana vi lascio con un video per alleggerire il tutto... quattro risate fanno sempre bene, soprattutto se servono per ragionare senza troppo prendersi troppo sul serio...



Grazie mille per aver letto i miei ricordi, spero sia stato di vostro gradimento e aspetto trepidante i vostri commenti....ricordo che se voleto potete votare anche al sondaggio che trovate in alto a destra!
Un bacione.
Stefano alias Jack