Ciao a tutti, ho voluto iniziare con questa frase di una canzone che amo molto, perchè rispecchia esattamente quello che è successo in questo periodo: La voglia di gettare la spugna, mollare tutto e lasciare la cosa incompleta...L'ennesima.... poi però ho pensato a tutto il bene e l'aiuto che potrei dare agl'altri, ma soprattutto a me stesso.... e allora che fare se nn riprendere da dove avevo interrotto?
L'ultima volta ho scritto un capitolo molto importante del mio percorso: Ho detto a mia mamma di essere gay.
Settembre
Le vacanze come erano iniziate erano già belle che finite... passate troppo velocemente...molte cose erano cambiate e molte cose stavano per cambiare....per sempre...e per tutti.
Tutto per me era una cosa incerta... avevo solo una certezza, il mio lavoro.
Quello c'era sempre...anche troppo a volte.
Un grosso passo che dovevo compiere era fare la patente, indispensabile ai giorni nostri; La scuola l'avevo finita, c'era solo il lavoro.... era il momento giusto per iniziare.
Nel giro di qualche giorno era già tutto pronto, visita medica fatta, libri acquistati, retta pagata e fototessere fatte... non mi restava che seguire le lezioni.... e poi in caso di difficoltà avevo Diletta e Ilaria che già erano patentate e quindi potevano darmi una mano... mentre Laura essendo un anno più piccola di me doveva ancora iniziare e avrebbe cominciato solo dopo la fine della scuola...
E così fu.
Ormai eravamo verso la metà del mese di Settembre e io e Diletta decidemmo di vederci per ripassare assieme la teoria e magari iniziare a fare qulche quiz in preparazione di un eventuale esame teorico.
Si, il programma era quello.... ma in pratica non fu così.
Non ricordo come uscì il discorso... ricordo che tutto ad un tratto tra un segnale stradale e l'altro ci ritrovammo a parlare di lei ed Enrico.
Le cose tra di loro non andavano più tanto bene.... le cominciava a pesare un po' la monotonia che si era creata... Iniziavano a pesare le cose che li rendeva diversi...lui era più grande di lei ma era ancora in prima superiore mentre ormai lei era alla fine della sua "carriera scolastica", per non parlare che lei ormai era indipendente mentre lui no... oltre ad altre piccole ma numerose differenze che pian piano si accumulavano e più diventavano numerose e più i due si allontanavano.
Non sapeva cosa fare.... troncare il rapporto o invece aggrapparsi alle cose che li univano, anche se pian piano erano sempre meno?
Ovviamente io ho risposto quello che pensavo in quel momento... Le dissi che doveva pensarci bene sul da farsi, e porsi una domanda: Sto con lui perchè ho paura di rimanere da sola o perchè lo amo veramente?
Erano tanti i dubbi che la tormentavano, le domande che dentro di lei anche se ignorate continuavano a picchiarle in testa.... Prendere o lasciare? accontentarsi o volere di più?
Già la immagino mentre con le cuffiette pedala con la bici per le stradine della suà città, con il vento che soffia tra i capelli e con lo sguardo fisso sulla strada ma con la mente altrove....
La risposta è arrivata dopo pochi giorni, quando mi disse di aver lasciato Enrico.
Era finita l'estate ed era finito un amore...ed ora quel suo vecchio amore lo avrebbe visto ogni giorno a scuola.
Era da qualche giorno che non sentivo invece Laura... anche per lei da poco, come per Diletta, era iniziato il nuovo anno scolastico...e si sa com'è... l'agitazione dei primi giorni di scuola, il ritorno alla routine dopo la lunga pausa, tornare sui banchi con la sensazione di essere più stanchi di prima, ma soprattutto, finalmente per lei, non c'era più Mattia a scuola...un pensiero in meno dopotutto....
Settembre stava per finire e sentivo che qualcosa ancora non andava....
Ero convinto che dopo aver detto a mia mamma di essere "diversamente etero" tutto sarebbe andato per il meglio...ma così non fu... non era cambiato quasi niente... a casa dovevo comunque nascondermi visto che mio papà non sapeva nulla e mio fratello era ancora troppo piccolo per capire.... la situazione si faceva sempre più pesante e stressante... ritornai a camminare ogni giorno, tutto andava bene purchè non prevedesse di rimanere a casa... anche lavorare tutto il giorno era l'ideale.... lavoravo e i pensieri non c'erano... solo la preoccupazione di non far bruciare la crema pasticcera piuttosto che non far impazzire la panna montana... (e si la panna può impazzire come la maionese... anche se il termine tecnico è stracciare la panna...)
Con tutto quel camminare almeno c'era un lato positivo... la mia linea ne risentiva in modo positivo....anche perchè sembra un paradosso ma al lavoro vedevo talmente tanto di quel cibo che quando arrivava l'ora di pranzare o cenare non avevo fame... una salata al volo e via.... ah bei tempi....
Poi arrivò il freddo e con lui arrivò novembre.... ma come ormai sapete...
questa è un'altra storia.....
Ricordo che per commentare chi non vesse l'account google deve scegliere profilo anonimo.
Ringrazio per aver letto e per essere tornati....ancora una volta mi scuso per l'assenza... ma a dir la verità pensavo fosse più semplice farsi l'autoanalisi, così come la sto facendo io.....
Ancora grazie.....
Stefano
P.s. non potevo non mettere il video con la canzone che contiene la frase con cui ho aperto questo pezzo.... un vero capolavoro....
Come i ricordi ci sfiorano attraverso le puntate della storia della tua vita, che ci prendono e ci fanno partire a sognare insieme a te.
RispondiEliminaIl mio consiglio è quello di non gettare la spugna perchè senza te molti di noi non saprebbero cosa fare, cioè attraverso i tuoi raconti ci accompagni nella nostra vita senza commettere errori di cui poi potremmo pentircene.
Davide!!
grazie mille Davide! E' quello che spero di fare... trasmettere sensazioni attraverso i miei ricordi.....
EliminaCiao Stefano.
RispondiEliminaSono Paolo da Falconara M.ma (AN)e ho 36 anni...
Ho scoperto il tuo blog per caso, girovagando nella pagina facebook di Rai4 e guardando tra i commenti a un post sul telefilm "Fisica o Chimica"!
E devo dire che sono rimasto molto contento nel trovare il tuo "diario cybernetico", perchè sai scrivere e trasmettere emozioni. Ebbene sì, hai saputo farmi ridere, piangere, riflettere. E ti scrive una persona che non sa esprimere le proprie emozioni.
Certo ne hai passate tante, belle e brutte, ma hai saputo trovare il modo e la forza di andare avanti lo stesso. Spero di aver modo pure io di riuscire a superare il periodo che sto passando; un periodo di grandi cambiamenti nella mia vita. Cambiamenti che hanno portato e porteranno un radicale stravolgimento della mia vita... Chissà magari un giorno scriverò anch'io, anche se non sarei bravo quanto te!
Mi piacerebbe molto chiacchierare con te. Quasi quasi ti aggiungo su face!!!
Complimenti Stefano. Sei favoloso :)
Ciao, Paolo
E grazie!!!!
una parola... COMPLIMENTI!!!
RispondiEliminaDio solo sa cosa hai passato...e forse anche io!! chissa... resta il fatto che sai sempre emozionare con le parole...
grazie mille!!
Elimina